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Fine del supporto per Windows 10: quando, cosa comporta, cosa fare e perché aggiornare a Windows 11 è la scelta giusta

  • Andrea Coppola
  • 19 giu
  • Tempo di lettura: 7 min

Il 14 ottobre 2025 segna una data cruciale per milioni di utenti e aziende in tutto il mondo: Microsoft terminerà ufficialmente il supporto per Windows 10. Questo evento non è un semplice cambio di versione di un sistema operativo, ma un momento di svolta che richiede un’azione concreta per garantire sicurezza, conformità e continuità operativa. In questo articolo analizzeremo cosa comporta la fine del supporto, i rischi di rimanere su un sistema obsoleto, le opzioni disponibili per privati e aziende, e perché passare a Windows 11 è non solo necessario, ma anche vantaggioso. Sfateremo anche il mito che Windows 10 (o addirittura Windows 7) sia ancora la scelta migliore, evidenziando i benefici di un aggiornamento ben pianificato.


Cosa significa la fine del supporto per Windows 10?


Quando Microsoft interromperà il supporto per Windows 10, a partire dal 14 ottobre 2025, il sistema operativo non riceverà più:


  • Aggiornamenti di sicurezza: Nessuna patch per vulnerabilità scoperte dopo tale data, lasciando i dispositivi esposti a cyberattacchi.

  • Aggiornamenti funzionali: Niente miglioramenti delle prestazioni o nuove funzionalità.

  • Supporto tecnico ufficiale: Microsoft non fornirà assistenza per problemi legati al sistema operativo.


Per i privati, questo significa un aumento dei rischi di sicurezza, come malware o exploit che sfruttano vulnerabilità non corrette. Per le aziende, le implicazioni sono ancora più gravi: l’uso di un sistema operativo non supportato può violare normative di conformità (come il GDPR), esporre dati sensibili e compromettere la continuità operativa. Secondo fonti autorevoli, Windows 10 detiene ancora una quota di mercato significativa (circa il 53% ad aprile 2025), il che rende questa transizione una priorità per molte realtà aziendali.


Perché non è accettabile rimanere su Windows 10 per le aziende


Per le aziende, mantenere dispositivi con Windows 10 dopo il 2025 comporta rischi strutturali che non possono essere ignorati:


  • Sicurezza informatica: Senza aggiornamenti di sicurezza, i sistemi diventano un bersaglio facile per attacchi informatici, inclusi ransomware e violazioni di dati. Una vulnerabilità zero-day non corretta potrebbe compromettere l’intera infrastruttura aziendale.

  • Conformità normativa: L’uso di sistemi non supportati può violare regolamenti come il GDPR, esponendo l’azienda a multe salate e danni reputazionali.

  • Incompatibilità con software moderni: Le applicazioni più recenti, inclusi gestionali e software di produttività, potrebbero smettere di funzionare correttamente su Windows 10, causando inefficienze operative.

  • Costi di gestione crescenti: La manutenzione di sistemi obsoleti richiede interventi manuali e soluzioni tampone, aumentando i costi aziendali e IT nel lungo termine.


Questi rischi sono particolarmente critici per le aziende che gestiscono dati sensibili, come quelle nei settori sanitari, finanziari o legali. Continuare a utilizzare Windows 10 senza supporto è un rischio che nessuna organizzazione può permettersi.


Quali PC non si possono aggiornare a Windows 11 e perché


Non tutti i dispositivi con Windows 10 possono essere aggiornati a Windows 11 a causa dei requisiti hardware più stringenti richiesti da Microsoft. Ecco i principali ostacoli:


  • Processore: Windows 11 richiede un processore a 64 bit con almeno 1 GHz, 2 core e supporto per specifiche istruzioni (come SSE4.2). I processori più vecchi, come Intel Core di settima generazione o precedenti, generalmente non sono compatibili

  • TPM 2.0: Il modulo Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0 è obbligatorio per la sicurezza avanzata di Windows 11. Molti PC più vecchi non hanno questo chip o non lo supportano.

  • RAM e storage: Sono richiesti almeno 4 GB di RAM e 64 GB di spazio di archiviazione. I dispositivi con configurazioni inferiori non possono eseguire l’upgrade.

  • Secure Boot: Questa funzione di sicurezza deve essere abilitata nel BIOS/UEFI, ma non tutti i PC datati la supportano.


Se il tuo dispositivo non soddisfa questi requisiti, l’aggiornamento a Windows 11 non sarà possibile senza interventi hardware, che spesso risultano più costosi rispetto all’acquisto di un nuovo dispositivo. Puoi verificare la compatibilità del tuo PC utilizzando lo strumento PC Health Check di Microsoft oppure puoi contattarci direttamente per qualsiasi dubbio in merito.


Cosa fare se il tuo PC non è aggiornabile


Se il tuo dispositivo non può essere aggiornato a Windows 11, non è necessario gettarlo via. Ecco alcune opzioni pratiche, soprattutto per le aziende:


  • Usalo come dispositivo di backup: Un PC con Windows 10 può essere riutilizzato come macchina di riserva per attività non critiche, come l’accesso a file locali o l’esecuzione di software legacy in caso di indisponibilità delle macchine principali, purché il vostro IT ne sia a conoscenza, meglio se usato esclusivamente per servizi non connessi a internet. Questo è particolarmente utile in azienda, dove un dispositivo di backup può salvare la giornata in caso di guasto di un PC primario.

  • Acquista un dispositivo rigenerato: I PC rigenerati sono un’opzione economica e sostenibile per sostituire hardware obsoleto. Questi dispositivi, spesso ricondizionati da professionisti, offrono prestazioni adeguate per Windows 11 a un costo inferiore rispetto a un PC nuovo. In molti casi, il prezzo di un rigenerato è paragonabile o inferiore al costo di un upgrade hardware per un vecchio PC (considerando sempre se l'upgrade è possibile).

  • Investi in un nuovo dispositivo: Se il budget lo consente, acquistare un nuovo PC compatibile con Windows 11 garantisce prestazioni ottimali, maggiore sicurezza e supporto a lungo termine.


L’aggiornamento a Windows 11: perché è la scelta giusta


Molti utenti, sia privati che aziendali, sono riluttanti a lasciare Windows 10, spesso per abitudine o per il mito che sia “migliore” di Windows 11. È tempo di sfatare questo falso mito: Windows 10 (e ancor più Windows 7) non è più adatto alle esigenze moderne per diversi motivi.


Perché Windows 10 non è più la scelta migliore


  • Sicurezza obsoleta: Windows 10 non supporta le ultime tecnologie di sicurezza, come il TPM 2.0 e il Secure Boot obbligatorio, che proteggono da minacce avanzate.

  • Performance inferiori: Windows 11 è stato ottimizzato molto rispetto al lancio, con miglioramenti nella gestione della memoria, delle CPU ibride e delle funzionalità di risparmio energetico. Ad esempio, la nuova modalità di risparmio energetico adattivo di Windows 11, in arrivo con la versione 25H2, regola automaticamente le prestazioni per massimizzare l’autonomia dei laptop.

  • Esperienza utente datata: Il design di Windows 10 è meno fluido rispetto a Windows 11, che offre un’interfaccia più moderna, un menu Start migliorato e funzionalità come i desktop virtuali avanzati e Snap Layouts per una produttività superiore, che comunque può essere personalizzato e reso simile allo stesso aspetto che possedeva Windows 10 ritrovando la confidenza di un sistema "già conosciuto".


Altri vantaggi di Windows 11


  • Esperienza utente migliorata: Funzionalità come i widget, il supporto per le app Android (tramite Amazon Appstore) e una gestione multitasking più intuitiva rendono Windows 11 ideale sia per il lavoro che per l’uso quotidiano.

  • Supporto a lungo termine: Windows 11 riceverà aggiornamenti regolari almeno fino al 2031, garantendo continuità e compatibilità con software futuri.


Attenzione all’aggiornamento automatico: i rischi per le aziende


Un errore comune è sottovalutare l’aggiornamento a Windows 11, lasciandolo avvenire automaticamente tramite Windows Update o senza una pianificazione adeguata. Questo può essere rischioso, soprattutto per le aziende che utilizzano gestionali o trattano dati sensibili. Ecco perché:


  • Incompatibilità software: Alcuni gestionali legacy potrebbero non funzionare correttamente su Windows 11 senza un aggiornamento o una configurazione specifica.

  • Perdita di dati: Senza un backup adeguato, un aggiornamento fallito potrebbe compromettere file critici.

  • Interruzioni operative: Un upgrade non pianificato può causare downtime, specialmente se l’hardware non è completamente compatibile.


Per evitare questi problemi, è fondamentale affidarsi a un tecnico ICT di fiducia o a un’azienda specializzata come Cast Informatica che possa:


  • Eseguire un audit dell’infrastruttura IT per verificare la compatibilità hardware e software.

  • Pianificare l’aggiornamento con backup completi e test preliminari, ripristinando dopo l'aggiornamento sia i dati che l'aspetto, senza andare a perdere i benefici di un sistema personalizzato e comodo per l'utente.

  • Configurare Windows 11 per ottimizzare le prestazioni e la sicurezza in base alle esigenze aziendali.


Perché Windows 10 non è più la scelta migliore


Sebbene sconsigliato, Microsoft offre alcune opzioni per chi desidera continuare a utilizzare Windows 10 dopo il 2025:


  1. Extended Security Updates (ESU): Microsoft propone un programma di aggiornamenti di sicurezza a pagamento per Windows 10, ma i costi possono essere significativi. Secondo alcune fonti, il prezzo per gli utenti privati è di circa 7 dollari al mese per dispositivo nel primo anno, con aumenti progressivi nei due anni successivi (il servizio appare essere molto fumoso e poco chiaro). Per le aziende, i costi variano in base al numero di dispositivi e al tipo di licenza, ma possono diventare proibitivi per parchi macchine con modelli differenti, sarà comunque possibile riscontrare problemi di performance a causa dell'hardware datato e inoltre questo aggiornamento a pagamento coprirebbe le macchine solo a livello di sicurezza senza alcuna garanzia.

  2. Windows 10 LTSC: La versione Long-Term Servicing Channel (LTSC) di Windows 10 è pensata per dispositivi specifici, come POS, bancomat o sistemi IoT con applicativi custom. Questa versione riceverà supporto fino al 2029, ma non è adatta all’uso generico in quanto priva di molte funzionalità standard di Windows 10 e non è facilmente accessibile per tutti.


Entrambe le opzioni sono costose e rappresentano una soluzione temporanea. Investire in un aggiornamento a Windows 11 è quasi sempre la scelta più conveniente e sicura a lungo termine.


Come affrontare la transizione: il nostro ruolo per le aziende


La transizione a Windows 11 non deve essere vista come un ostacolo, ma come un’opportunità per modernizzare l’infrastruttura IT e soprattutto non dovrebbe creare disagi nel post-aggiornamento. Collaborare con un partner ICT affidabile è la chiave per una migrazione senza intoppi. Ecco come possiamo aiutarti:


  • Valutiamo l’hardware e il software della tua azienda per identificare i dispositivi aggiornabili e quelli da sostituire.

  • Creiamo un piano di migrazione che minimizzi i downtime e garantisca la continuità operativa.

  • Offriamo assistenza post-aggiornamento per configurare sistemi, ottimizzare le prestazioni e formare il personale.


Se hai dubbi o vuoi un supporto personalizzato, il nostro Team è disposizione per accompagnarti in ogni fase di questo cambiamento, dalla valutazione iniziale alla messa in produzione.


Come aziende avrete probabilmente già ricevuto qualche campanello d’allarme tramite e-mail, con un tipo di comunicazione che cerca di mettere pressione sull'aggiornare tutto e subito prima della scadenza del supporto. E' vero che rimanere su un sistema operativo obsoleto non è solo rischioso, ma anche controproducente in termini di prestazioni, sicurezza e compatibilità, ma non c'è necessità di allarmarsi. Passare a Windows 11 non significa dover avere problemi, ma abbracciare un sistema operativo più moderno, sicuro e performante, e lo si può fare in tutta tranquillità collaborando con aziende che offrono servizi IT/ICT e si preoccupano della vostra infrastruttura come facciamo noi. Che tu scelga di aggiornare i tuoi dispositivi, acquistare un rigenerato o investire in hardware nuovo, agire consapevolmente è essenziale per evitare costi e rischi futuri.





L'articolo ti ha aiutato a comprendere meglio cosa comporta l'aggiornamento a Windows 11?

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Se hai ancora dubbi e non sai cosa fare, I nostri esperti di sicurezza informatica sono a disposizione per offrirti consulenze personalizzate, supportarti e accompagnarti nell'implementazione delle migliori soluzioni di sicurezza per proteggere il tuo business.







 
 
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